Yuval Noah Harari è uno storico, saggista e professore universitario israeliano.
Insegna all’Università Ebraica di Gerusalemme ed è noto soprattutto per aver pubblicato nel 2011 in ebraico il best seller “Sapiens. Da animali a dèi. Breve storia dell’umanità”.
Opere principali:
Sapiens. Da animali a dèi. Breve storia dell’umanità, Bompiani, 2014.
Homo Deus. Breve storia del futuro, Bompiani, 2017.
21 lezioni per il XXI secolo, Bompiani, 2018.
Il testo che riporto qui di seguito è tratto dal libro “21 lezioni per il XXI secolo”, come insegnante sono stato molto colpito da queste parole, ma più in generale ho trovato il libri di Harari estremamente “illuminanti”, come veramente di rado mi è capitato nella vita. Consiglio a tutti, veramente a tutti, di leggere i suoi libri. Non guarderete più il mondo con gli stessi occhi.
Hackerare gli umani
Quindi il consiglio migliore che potrei dare a un quindicenne incastrato in un’antiquata scuola da qualche parte nel Messico, in India o in Alabama è: non fidarti troppo degli adulti. Sono per la maggior parte animati da buone intenzioni, ma non sono proprio in grado di capire il mondo. In passato seguire l’esempio degli adulti era una scelta relativamente sicura, perché conoscevano il mondo, e il mondo cambiava con lentezza. Ma il XXI secolo sarà diverso. A causa delle rapide mutazioni in atto non potete mai essere sicuri che quello che vi dicono è il distillato di una saggezza senza tempo oppure un pregiudizio obsoleto.
E allora su che cosa potete fare affidamento? Forse sulla tecnologia? E’ un azzardo ancora più rischioso. La tecnologia può aiutarvi moltissimo, ma se la tecnologia guadagna troppo potere sulla vostra vita potreste diventare un ostaggio dei suoi programmi. Migliaia di anni fa gli umani inventarono l’agricoltura, ma questa tecnologia arricchì soltanto una minuscola élite, e ridusse in schiavitù la maggioranza degli uomini. Le masse furono costrette a lavorare dall’alba al tramonto strappando erbacce, portando secchi d’acqua e raccogliendo pannocchie di mais sotto un sole cocente. Può accadere anche a voi.
La tecnologia non è cattiva. Se sapete che cosa volete nella vita, la tecnologia può aiutarvi ad ottenerlo. Ma se non sapete che cosa volete nella vita, sarà fin troppo facile per la tecnologia dare forma alle vostre intenzioni al posto vostro e prendere il controllo della vostra vita. Quando la tecnologia sarà in grado di comprendere meglio gli esseri umani, sarà sempre più facile trovarsi nella condizione di servirla, invece di essere serviti. Avete visto quegli zombi che vagano per le strade con le facce incollate ai loro smartphone? Pensate che siano loro a controllare la tecnologia o che sia invece quella a controllarli?
Dovreste allora fare affidamento su voi stessi? Questa opzione sembra perfetta nel programma Sesamo apriti o in un vecchio film della Disney, ma nella vita reale non funziona altrettanto bene. Anche la Disney se ne sta accorgendo. Proprio come Riley Anderson, la maggior parte delle persone conosce a mala pena se stessa, e quando cerca di “ascoltare se stessa” diventa con facilità preda di condizionamenti esterni. La voce che sentiamo dentro le nostre teste non è mai affidabile, poiché è sempre influenzata dalla propaganda di stato, dal lavaggio del cervello ideologico, e dalle pubblicità commerciali, per non parlare dei malfunzionamenti biochimici.
Quando la biotecnologia e l’apprendimento automatico saranno perfezionati, diventerà un gioco da ragazzi manipolare i più intimi desideri e le emozioni della gente, e sarà oltremodo pericoloso limitarsi ad ascoltare il proprio cuore. Quando Coca-Cola, Amazon, Baidu o il governo sapranno come dominare i vostri sentimenti e affetti e premere i pulsanti del vostro cervello, potrete ancora distinguere la differenza tra il vostro io e i loro esperti di marketing?
Per riuscire in un compito così difficile, dovreste impegnarvi seriamente per conoscere il vostro sistema operativo. Per sapere chi siete, e che cosa volete dalla vita. Questo è il consiglio più antico contenuto nel libro: conosci te stesso. Per migliaia di anni i filosofi e i profeti hanno stimolato gli uomini a conoscere se stessi. Ma questo consiglio non è mai diventato così pressante come nel XXI secolo, poiché a differenza dei tempi di Lao-Tze o di Socrate, adesso la concorrenza è dura. Coca-Cola, Amazon, Baidu e il governo si danno da fare per controllarvi abusivamente. Non il vostro smartphone, non il vostro computer e non il vostro conto in banca. Essi sono in gara per hackerare voi e il vostro sistema operativo organico. Potreste aver sentito che stiamo vivendo nell’era dell’hackeraggio informatico, ma non è tutta la verità. Quella che stiamo vivendo è l’era dell’hackeraggio degli esseri umani.
Gli algoritmi vi guardano anche in questo momento. Osservano dove andate, cosa comprate, chi incontrate. Presto saranno in grado di controllare tutti i vostri passi, ogni vostro respiro, tutti i battiti del vostro cuore. Usano i Big Data e l’apprendimento automatico per conoscervi sempre meglio. E una volta che questi algoritmi vi conosceranno meglio di voi stessi, potranno controllarvi e manipolarvi, e non potrete fare granché per contrastarli, vivrete in Matrix o nel Truman Show. In definitiva si tratta di un semplice dato di fatto: se gli algoritmi comprendono quanto vi accade meglio di quanto lo comprendiate voi stessi, l’autorità si trasferirà a loro.
Certo si può essere felici di lasciare tutta l’autorità agli algoritmi a affidarsi a loro per quello che riguarda noi e il resto del mondo. Se è così, rilassatevi e godetevi il viaggio. Non dovete pensare a nulla. Gli algoritmi si occuperanno di tutto. Se invece volete avere un minimo di controllo sulla vostra esistenza individuale e sul futuro della vita, dovrete correre più velocemente degli algoritmi, più velocemente di Amazon e del governo, e cercare di conoscere voi stessi prima di loro. Per correre veloci, non caricatevi di bagagli. Lasciate perdere tutte le vostre illusioni. Sono pesantissime.